Un’importante competizione
La competizione che premia le eccellenze mondiali dell’architettura in legno, il Wood Design Awards, ha proclamato anche quest’anno i suoi vincitori. I partecipanti dovevano esporre un progetto che fosse stato pensato come modello per un’architettura non residenziale in legno, che mettesse in risalto versatilità nel design, sostenibilità, rapporto costi-benefici. Jennifer Cover, il direttore del concorso, ha così voluto spiegare l’importanza del progetto: «Il Wood Design Awards celebra quei progetti e quei team di disegnatori che con i loro lavori mettono in vetrina usi innovativi del legno sia come materiale strutturale, sia come materiale per le finiture».
Il primo premio nella categoria Green Building by Nature è stato vinto dal Nest we grow, il College di Environmental Design UC Berkley. L’edificio sembra un nido con una struttura a telaio e pannelli scorrevoli che possono essere regolati per consentire la migliore ventilazione dell’edificio.
La Cina con il suo padiglione di legno visto a Expo 2015 di Milano ha convinto i giudici, vincendo la categoria Beauty of Wood – Innovation. Il progetto è stato realizzato dall’Accademia delle Arti e del Design dell’Università di Tsinghua e dallo studio newyorchese Link-Arc.
Il Museo delle Arti di Aspen è uno degli edifici vincitori del Regional Excellence, costruito dall’architetto Shigeru Ban. ‘edificio è completamente rivestito da un muro in legno composito Prodema, cioè un amalgama di carta e resina tra due strati di legno che gli conferisce una sorta di armatura/schermo.
Il vincitore nella categoria Wood in Government Buildings è il Chicago Horizon ideato per la Biennale di Chicago. Interessante è la soluzione ideata per massimizzare lo spazio con un enorme tetto piano in legno CLT che sarà usato come piattaforma panoramica sul lago Michigan.
Il premio per l’Institutional Wood Design è stato vinto da un’incredibile caserma dei pompieri in Oregon costruita in legno dallo studio Hennebery Eddy Architects. La particolarità è che, per aumentarne la resistenza all’umidità e al fuoco, il pino dell’Oregon impiegato per le pareti è stato sottoposto a un trattamento specifico secondo un’antica tecnica giapponese di brunitura.